Con l’affievolirsi della pandemia, gli italiani si sono rincuorati all’idea che si sarebbero risollevati dai lutti e dai sacrifici del lungo lockdown. Il pensiero è subito corso agli anni ruggenti della ricostruzione postbellica quando iniziò una corsa che non ebbe più tregua e che avrebbe fatto del Belpaese una grande nazione industriale. Al paragone con l’Italia dell’era Covid-19, quella del dopoguerra era messa ben peggio. Niente di paragonabile alla sua condizione di oggi. È nata per questo l’idea di proporre il repertorio fotografico che hanno lasciato due fotografi di razza come Alighiero Riccardi e Fausto Schena. Queste nitide immagini di vita e di lavoro di più di mezzo secolo fa invitano a compiere un viaggio all’indietro nel tempo. Documentano in modo eloquente e insieme suggestivo la straziante condizione di vita e il triste destino degli italiani di solo due generazioni fa. Un invito a ricordare e una sollecitazione a guardare al futuro con la fiducia dei nostri padri.